Leggete un po'...
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Re: Leggete un po'...
trovato...
http://www.motowebcaserta.it/forum/posting.php?mode=quote&f=16&p=3999
BitStorm ha scritto:...al test SNELL (quello della prova) andate al seguente ink e vedete se è presente la marca ed il modello in vostro possesso:
[size=117]http://www.smf.org/certlist/std_M2005.html[/size]
Io ho scoperto che il mio non è in elenco!!! Così come i NOLAN e tanti altri caschi che in Italia stravendono!!!
Guarda caso i caschi + CERTIFICATI sono proprio gli ARAI e SHOEI. Ne ero certo (leggi il mio articolo sui brevetti per capire il xchè).
.....
guido
http://www.motowebcaserta.it/forum/posting.php?mode=quote&f=16&p=3999
Cesare- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
speakforo ha scritto:E ora chi ha ragione? Altro mistero
ma no che non è un mistero... ti pare mai possibile che la vemar scrivesse a fabio "ah, ma sì... lei ha ragione, i nostri caschi fanno schifo... ci scusi, sa..."
loro continueranno a tirar l'acqua al loro mulino. Intanto, se fosse vero, avrebbero già potuto denunciare altroconsumo per diffamazione; altroconsumo, per parte sua, non credo abbia particolare interesse a fare gaffe di questo tipo...
insomma, la faccenda è intricata. chissà però qual è l'organo competente a metter la parola fine alla vicenda...
gnappetta- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
per le omologazioni è competente il ministero dei trasporti, infatti aspetto una comunicazione ufficiale, senza questa non ho alcun titolo per richiedere la sostituzione.
McHorny- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
McHorny ha scritto:per le omologazioni è competente il ministero dei trasporti, infatti aspetto una comunicazione ufficiale, senza questa non ho alcun titolo per richiedere la sostituzione.
speriamo bene!!!
MultiK1- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
McHorny ha scritto:per le omologazioni è competente il ministero dei trasporti, infatti aspetto una comunicazione ufficiale, senza questa non ho alcun titolo per richiedere la sostituzione.
...certo se dobbiamo contare sulla velocità delle istituziono... stamm' checacchi'!!!
Maxi- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
ciao ragazzi,
inserisco il link del sito del governo inglese
dove potrete vedere le valutazioni che hanno dato
ai caschi più diffusi.....che ne pensate??
http://dft-1-sharp.eduserv.org.uk/
inserisco il link del sito del governo inglese
dove potrete vedere le valutazioni che hanno dato
ai caschi più diffusi.....che ne pensate??
http://dft-1-sharp.eduserv.org.uk/
francesco- Vespaiolo
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Re: Leggete un po'...
http://dft-1-sharp.eduserv.org.uk/[/quote[/url]]francesco ha scritto:ciao ragazzi,
inserisco il link del sito del governo inglese
dove potrete vedere le valutazioni che hanno dato
ai caschi più diffusi.....che ne pensate??
[url=http://dft-1-sharp.eduserv.org.uk/
penso che l'inghilterra sia un paese civile al contrario del nostro!!!
il mio casco AGV TI-TECH 4 stelle su 5.... non male!
MultiK1- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
Il mio AGV S-4 cinque su cinque...boh?!
Maxi- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
Maxi ha scritto:Il mio AGV S-4 cinque su cinque...boh?!
anche lo stealth 5 su 5....sarà affidabile sta cosa? bhà
Cesare- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
Invece lo Shoei XR-1000 3 su 5......
speakforo- Admin
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Re: Leggete un po'...
Cesare ha scritto:Maxi ha scritto:Il mio AGV S-4 cinque su cinque...boh?!
anche lo stealth 5 su 5....sarà affidabile sta cosa? bhà
...lo stealth sarebbe l' s4 con un sistema di areazione esterno in più..ma alla fine è la stessa cosa...
Maxi- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
ha anche la chiusura a dopio anello che l's4 nn ha
Cesare- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
Cesare ha scritto:ha anche la chiusura a dopio anello che l's4 nn ha
...miii!!!
Maxi- Le prime uscite
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anche motonline ne parla
http://www.motonline.com/news_showroom/articolo.cfm?codice=179045
La rivista Altroconsumo ha testato 18 caschi di marca, dichiarandone 4 affetti da "gravi problemi di sicurezza". Le opinioni dell'ANCMA e le reazioni di Bieffe, MDS, Suomy e Vemar
Sta facendo molto rumore un comunicato stampa e un articolo della rivista Altroconsumo, relativo a una serie di test effettuati su caschi di vari modelli e differenti marchi. Il motivo è nel fatto che ben quattro prodotti diversi sarebbero stati trovati non idonei. Si tratta del Bieffe Syntek, dell'MDS Edge, del Suomy Trek e del Vemar VSREV. Contrariamente a quanto succede con l'inchiesta della Guardia di Finanza (http://motonline.com/news_showroom/articolo.cfm?codice=178449), del tutto scollegata da questa vicenda e relativa a prodotti di bassissima gamma, stavolta non si parla di ditte sconosciute nel mondo delle due ruote. E i caschi oggetto del test di Altroconsumo non sono fra i più economici.
A qualche giorno dalla pubblicazione dell'articolo, Vemar è stata la prima a rompere il silenzio con un comunicato, seguita dal Gruppo AGV-MDS. Per domani 2 aprile è previsto un comunicato anche da parte di Suomy. Inutile dire che i costruttori rigettano ogni accusa e chiedono ad Altroconsumo di dare spazio alle loro smentite.
"Personalmente ho visto i risultati dei test di Suomy e Vemar – ci dice Gianluca Solani (ANCMA Gruppo Caschi)- e posso affermare rientrano nei limiti ritenuti soddisfacenti dal paragrafo 10.4.5 del Regolamento. Il protocollo d'omologazione ECE 22/05 prevede infatti due diverse fasi per il controllo della produzione. Una pre-vendita, dove i caschi devono rigorosamente rispettare i limiti, e una post-vendita, o di controlli eseguiti dalle autorità. In questo caso trova applicazione il paragrafo 10.4.5., che consente per i caschi prelevati presso i punti vendita, e non presso la linea di produzione, una tolleranza del 10% per quanto riguarda i valori massimi dei test. Questo in considerazione delle possibili variabili legate all'invecchiamento e alle condizioni di stoccaggio. Non giudico il livello del casco ma è un errore dichiarare fuori norma quei due caschi".
- Questo vale anche per gli altri due marchi coinvolti?
"Degli altri non so nulla, ma potrebbe essere diverso il caso del casco Bieffe: se realmente s'è spaccata la visiera come si vede nella foto pubblicata".
A questo punto giriamo ad Altroconsumo la richiesta di avere tutta la documentazione del caso, e ci dichiariamo pronti a ospitare un loro intervento, come anche quello delle altre Case coinvolte in questa vicenda.
Il comunicato della Vemar
Grosseto, 31 Marzo 2009 - In relazione alla notizia pubblicata il 26 marzo 2009 dalla testata Altroconsumo sul proprio sito internet – poi diffusa ad altri organi di stampa – secondo cui il casco Vemar Helmets modello VSREV, sottoposto a test di laboratorio, non sarebbe conforme alla normativa attualmente vigente in materia di omologazione e dovrebbe essere, per tale motivo, ritirato dal mercato, osserviamo quanto segue:
1. il casco ha ottenuto regolare omologazione avendo superato le prove di impatto e resistenza a cui è stato sottoposto dagli organi idonei a rilasciare i certificati omologativi e nello specifico il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti;
2. come indicato dalla Normativa vigente, il casco viene sottoposto periodicamente ad una routine di test di verifica che sono stati tutti regolarmente superati;
3. i risultati dei test effettuati da Altroconsumo sul casco Vemar Helmets modello VSREV rientrano nei valori di conformità stabiliti dalla normativa attualmente vigente in materia di omologazione, ovvero il regolamento ECE 22/05, come può essere confermato da qualunque laboratorio abilitato.
4. nessun casco Vemar Helmets modello VSREV è stato ritirato dal mercato né sussistono le condizioni per il suo ritiro.
5. tutti i possessori di un casco Vemar Helmets modello VSREV possono ritenere di possedere un casco pienamente sicuro e rispondente alle Normative in vigore.
Sono state, quindi, diffuse notizie assolutamente infondate sia per quanto riguarda la difformità del casco ai criteri omologativi sia per quanto riguarda la sua sicurezza.
Per tali motivi il casco Vemar VSREV, commercializzato da anni ed indossato da molti piloti professionisti anche nel Motomondiale e nella MotoGP, non può in alcun modo essere considerato pericoloso.
VEMAR HELMETS S.R.L.
Il comunicato dell'AGV-MDS
L'azienda piemontese più che un comunicato, ha scelto di scrivere una lettera aperta a presidente di Altroconsumo, Paolo Martinello. Ve ne riportiamo il testo.
Abbiamo letto l'anteprima del numero di Aprile di Altroconsumo e abbiamo conseguentemente letto la notizia che riguarda, tra gli altri, anche un casco MDS (Modello Edge).
Secondo Altroconsumo il nostro casco non è sicuro: vengono citati sommariamente i test per la verifica della resistenza agli urti che vengono effettuati in sede omologativa e, senza altri dettagli, il casco viene inserito in un elenco di prodotti che risultano quindi a "rischio".
Questo articolo viene pubblicato in un momento in cui l'opinione pubblica è particolarmente sensibile, per un sequestro di circa 7000 caschi operato dalla Guardia di Finanza sul mercato, su prodotti di dubbia provenienza e produzione.
Nell'articolo si parla di "gravi motivi di sicurezza" e di relativa "denuncia al Ministero".
L'eco su altri giornali è stata che "Altroconsumo ne ha chiesto il ritiro dal mercato".
AGV ritiene che Altroconsumo abbia il diritto di valutare i prodotti sul mercato, ma che giudizi ufficiali in merito alla pericolosità e alla legalità spettino agli enti competenti.
AGV altresì reputa fondamentale fornire ulteriori dettagli relativamente ai test e ai risultati che riguardano il proprio prodotto.
Sui caschi sono effettuate prove di "assorbimento degli urti", prove di "scalzamento", prove di "tenuta del cinturino", prove sulle visiere.
L'unico punto in discussione, per il casco MDS, è legato alle prove di "assorbimento degli urti". I test omologativi di "assorbimento degli urti" avvengono su 5 punti con incudine piatta (zona frontale, top, posteriore, lato e mento) e su 4 punti con incudine kerbstone (simulazione di un angolo di marciapiede; zona frontale, top, posteriore e lato).
Gli impatti avvengono con caschi condizionati a freddo (– 20 °C), a caldo (+ 50 °C), a temperatura ambiente, ai raggi UV e umidità.
Per ogni impatto vengono valutati due parametri:
– la decelerazione residua sulla falsa testa (< 275g);
– l'HIC (misura dell'energia assorbita: < 2400).
I parametri tenuti sotto controllo sono quindi molteplici.
Il casco MDS, secondo i test di Altroconsumo, sarebbe fuori obiettivo in un solo punto (quello posteriore), solamente a -20 °C e per un solo parametro (il valore di HIC).
Non ci è stato comunicato il nome del laboratorio, fonte di questi dati, evidentemente ci riserviamo l'approfondimento dei risultati e comunque non riteniamo in alcun modo il nostro casco un prodotto a rischio e/o pericoloso.
Siamo seriamente preoccupati per il tipo di impatto che tale notizia avrà sul mercato. AGV ha lavorato e sta lavorando per dare un contenuto e un'immagine dei propri caschi che metta in primo piano la sicurezza.
Abbiamo avuto importanti ed oggettivi riscontri su vari mercati, attraverso verifiche indipendenti. Abbiamo il diritto di pretendere che l'informazione riguardante il nostro casco sia precisa, evitando la confusione (facile in questo periodo), con altre situazioni produttive che niente hanno a che fare con il modo di progettare e produrre di AGV.
Dato quanto sopra, riteniamo che l'immagine della nostra azienda sia stata gravemente danneggiata dalla pubblicazione del vostro articolo, pertanto vi chiediamo:
- di fornire documentazione relativa al laboratorio presso il quale siano stati effettuati i test, comprovante certificazione ISO/IEC 17025, accreditamento per l'effettuazione dei test in questione e certificazione della periodica verifica della taratura degli strumenti utilizzati per l'effettuazione dei medesimi (anche con riferimento ai solventi utilizzati nella prova);
- di poter esaminare il casco MDS sottoposto ai test e ciò anche attraverso nostri consulenti;
- la replica da parte di AGV, a commento dell'articolo pubblicato sul vostro sito internet alla pagina:
http://www.altroconsumo.it/caschi/caschi-moto-un-flop-integrale-s239023.htm, avente la seguente formulazione:
"Si comunica ai lettori che la ditta AGV S.p.A., con riferimento all'articolo comparso a pagina http://www.altroconsumo.it/caschi/caschi-moto-un-flop-integrale-s239023.htm ha contestato i contenuti dell'articolo riguardanti il proprio casco a marchio MDS modello EDGE.
La società AGV S.p.A. informa che il proprio casco è conforme alla normativa ECE 22.05 ed è stato conseguentemente omologato presso gli organi accreditati.
AGV ha messo a disposizione di Altroconsumo i risultati conformi dei test di controllo relativi al lotto sotto analisi senza avere ricevuto alcun riscontro in merito e senza avere ancora ricevuto comunicazione relativa a quale laboratorio abbia effettuato i test."
Chiediamo che la predetta replica venga pubblicata nell'apposito spazio dedicato ai lettori oppure, in mancanza, in altro spazio ben visibile.
Attendiamo un vostro riscontro entro 5 giorni dal ricevimento della presente, in mancanza ci riterremo liberi di intraprendere le azioni che riterremo più opportune per tutelare i nostri diritti.
La rivista Altroconsumo ha testato 18 caschi di marca, dichiarandone 4 affetti da "gravi problemi di sicurezza". Le opinioni dell'ANCMA e le reazioni di Bieffe, MDS, Suomy e Vemar
Sta facendo molto rumore un comunicato stampa e un articolo della rivista Altroconsumo, relativo a una serie di test effettuati su caschi di vari modelli e differenti marchi. Il motivo è nel fatto che ben quattro prodotti diversi sarebbero stati trovati non idonei. Si tratta del Bieffe Syntek, dell'MDS Edge, del Suomy Trek e del Vemar VSREV. Contrariamente a quanto succede con l'inchiesta della Guardia di Finanza (http://motonline.com/news_showroom/articolo.cfm?codice=178449), del tutto scollegata da questa vicenda e relativa a prodotti di bassissima gamma, stavolta non si parla di ditte sconosciute nel mondo delle due ruote. E i caschi oggetto del test di Altroconsumo non sono fra i più economici.
A qualche giorno dalla pubblicazione dell'articolo, Vemar è stata la prima a rompere il silenzio con un comunicato, seguita dal Gruppo AGV-MDS. Per domani 2 aprile è previsto un comunicato anche da parte di Suomy. Inutile dire che i costruttori rigettano ogni accusa e chiedono ad Altroconsumo di dare spazio alle loro smentite.
"Personalmente ho visto i risultati dei test di Suomy e Vemar – ci dice Gianluca Solani (ANCMA Gruppo Caschi)- e posso affermare rientrano nei limiti ritenuti soddisfacenti dal paragrafo 10.4.5 del Regolamento. Il protocollo d'omologazione ECE 22/05 prevede infatti due diverse fasi per il controllo della produzione. Una pre-vendita, dove i caschi devono rigorosamente rispettare i limiti, e una post-vendita, o di controlli eseguiti dalle autorità. In questo caso trova applicazione il paragrafo 10.4.5., che consente per i caschi prelevati presso i punti vendita, e non presso la linea di produzione, una tolleranza del 10% per quanto riguarda i valori massimi dei test. Questo in considerazione delle possibili variabili legate all'invecchiamento e alle condizioni di stoccaggio. Non giudico il livello del casco ma è un errore dichiarare fuori norma quei due caschi".
- Questo vale anche per gli altri due marchi coinvolti?
"Degli altri non so nulla, ma potrebbe essere diverso il caso del casco Bieffe: se realmente s'è spaccata la visiera come si vede nella foto pubblicata".
A questo punto giriamo ad Altroconsumo la richiesta di avere tutta la documentazione del caso, e ci dichiariamo pronti a ospitare un loro intervento, come anche quello delle altre Case coinvolte in questa vicenda.
Il comunicato della Vemar
Grosseto, 31 Marzo 2009 - In relazione alla notizia pubblicata il 26 marzo 2009 dalla testata Altroconsumo sul proprio sito internet – poi diffusa ad altri organi di stampa – secondo cui il casco Vemar Helmets modello VSREV, sottoposto a test di laboratorio, non sarebbe conforme alla normativa attualmente vigente in materia di omologazione e dovrebbe essere, per tale motivo, ritirato dal mercato, osserviamo quanto segue:
1. il casco ha ottenuto regolare omologazione avendo superato le prove di impatto e resistenza a cui è stato sottoposto dagli organi idonei a rilasciare i certificati omologativi e nello specifico il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti;
2. come indicato dalla Normativa vigente, il casco viene sottoposto periodicamente ad una routine di test di verifica che sono stati tutti regolarmente superati;
3. i risultati dei test effettuati da Altroconsumo sul casco Vemar Helmets modello VSREV rientrano nei valori di conformità stabiliti dalla normativa attualmente vigente in materia di omologazione, ovvero il regolamento ECE 22/05, come può essere confermato da qualunque laboratorio abilitato.
4. nessun casco Vemar Helmets modello VSREV è stato ritirato dal mercato né sussistono le condizioni per il suo ritiro.
5. tutti i possessori di un casco Vemar Helmets modello VSREV possono ritenere di possedere un casco pienamente sicuro e rispondente alle Normative in vigore.
Sono state, quindi, diffuse notizie assolutamente infondate sia per quanto riguarda la difformità del casco ai criteri omologativi sia per quanto riguarda la sua sicurezza.
Per tali motivi il casco Vemar VSREV, commercializzato da anni ed indossato da molti piloti professionisti anche nel Motomondiale e nella MotoGP, non può in alcun modo essere considerato pericoloso.
VEMAR HELMETS S.R.L.
Il comunicato dell'AGV-MDS
L'azienda piemontese più che un comunicato, ha scelto di scrivere una lettera aperta a presidente di Altroconsumo, Paolo Martinello. Ve ne riportiamo il testo.
Abbiamo letto l'anteprima del numero di Aprile di Altroconsumo e abbiamo conseguentemente letto la notizia che riguarda, tra gli altri, anche un casco MDS (Modello Edge).
Secondo Altroconsumo il nostro casco non è sicuro: vengono citati sommariamente i test per la verifica della resistenza agli urti che vengono effettuati in sede omologativa e, senza altri dettagli, il casco viene inserito in un elenco di prodotti che risultano quindi a "rischio".
Questo articolo viene pubblicato in un momento in cui l'opinione pubblica è particolarmente sensibile, per un sequestro di circa 7000 caschi operato dalla Guardia di Finanza sul mercato, su prodotti di dubbia provenienza e produzione.
Nell'articolo si parla di "gravi motivi di sicurezza" e di relativa "denuncia al Ministero".
L'eco su altri giornali è stata che "Altroconsumo ne ha chiesto il ritiro dal mercato".
AGV ritiene che Altroconsumo abbia il diritto di valutare i prodotti sul mercato, ma che giudizi ufficiali in merito alla pericolosità e alla legalità spettino agli enti competenti.
AGV altresì reputa fondamentale fornire ulteriori dettagli relativamente ai test e ai risultati che riguardano il proprio prodotto.
Sui caschi sono effettuate prove di "assorbimento degli urti", prove di "scalzamento", prove di "tenuta del cinturino", prove sulle visiere.
L'unico punto in discussione, per il casco MDS, è legato alle prove di "assorbimento degli urti". I test omologativi di "assorbimento degli urti" avvengono su 5 punti con incudine piatta (zona frontale, top, posteriore, lato e mento) e su 4 punti con incudine kerbstone (simulazione di un angolo di marciapiede; zona frontale, top, posteriore e lato).
Gli impatti avvengono con caschi condizionati a freddo (– 20 °C), a caldo (+ 50 °C), a temperatura ambiente, ai raggi UV e umidità.
Per ogni impatto vengono valutati due parametri:
– la decelerazione residua sulla falsa testa (< 275g);
– l'HIC (misura dell'energia assorbita: < 2400).
I parametri tenuti sotto controllo sono quindi molteplici.
Il casco MDS, secondo i test di Altroconsumo, sarebbe fuori obiettivo in un solo punto (quello posteriore), solamente a -20 °C e per un solo parametro (il valore di HIC).
Non ci è stato comunicato il nome del laboratorio, fonte di questi dati, evidentemente ci riserviamo l'approfondimento dei risultati e comunque non riteniamo in alcun modo il nostro casco un prodotto a rischio e/o pericoloso.
Siamo seriamente preoccupati per il tipo di impatto che tale notizia avrà sul mercato. AGV ha lavorato e sta lavorando per dare un contenuto e un'immagine dei propri caschi che metta in primo piano la sicurezza.
Abbiamo avuto importanti ed oggettivi riscontri su vari mercati, attraverso verifiche indipendenti. Abbiamo il diritto di pretendere che l'informazione riguardante il nostro casco sia precisa, evitando la confusione (facile in questo periodo), con altre situazioni produttive che niente hanno a che fare con il modo di progettare e produrre di AGV.
Dato quanto sopra, riteniamo che l'immagine della nostra azienda sia stata gravemente danneggiata dalla pubblicazione del vostro articolo, pertanto vi chiediamo:
- di fornire documentazione relativa al laboratorio presso il quale siano stati effettuati i test, comprovante certificazione ISO/IEC 17025, accreditamento per l'effettuazione dei test in questione e certificazione della periodica verifica della taratura degli strumenti utilizzati per l'effettuazione dei medesimi (anche con riferimento ai solventi utilizzati nella prova);
- di poter esaminare il casco MDS sottoposto ai test e ciò anche attraverso nostri consulenti;
- la replica da parte di AGV, a commento dell'articolo pubblicato sul vostro sito internet alla pagina:
http://www.altroconsumo.it/caschi/caschi-moto-un-flop-integrale-s239023.htm, avente la seguente formulazione:
"Si comunica ai lettori che la ditta AGV S.p.A., con riferimento all'articolo comparso a pagina http://www.altroconsumo.it/caschi/caschi-moto-un-flop-integrale-s239023.htm ha contestato i contenuti dell'articolo riguardanti il proprio casco a marchio MDS modello EDGE.
La società AGV S.p.A. informa che il proprio casco è conforme alla normativa ECE 22.05 ed è stato conseguentemente omologato presso gli organi accreditati.
AGV ha messo a disposizione di Altroconsumo i risultati conformi dei test di controllo relativi al lotto sotto analisi senza avere ricevuto alcun riscontro in merito e senza avere ancora ricevuto comunicazione relativa a quale laboratorio abbia effettuato i test."
Chiediamo che la predetta replica venga pubblicata nell'apposito spazio dedicato ai lettori oppure, in mancanza, in altro spazio ben visibile.
Attendiamo un vostro riscontro entro 5 giorni dal ricevimento della presente, in mancanza ci riterremo liberi di intraprendere le azioni che riterremo più opportune per tutelare i nostri diritti.
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Re: Leggete un po'...
mi sto informando sempre più sulla questione ... e altroconsumo oare che non risponda alle sollecitazioni delle case.
oltretutto pare che i test siano stati svolti in un laboratorio nona abilitato.. e nel caso di vemar alcune fonti esterne hanno ribadito che il vsrev risponde "ampiamente" ai requisiti richiesti e viene fornito con uguale fattura ai vari piloti che lo indossano..
morale: non sono ancora convinto del tutto, ma sta faccenda mi puzza un pò anche da parte di altroconsumo
oltretutto pare che i test siano stati svolti in un laboratorio nona abilitato.. e nel caso di vemar alcune fonti esterne hanno ribadito che il vsrev risponde "ampiamente" ai requisiti richiesti e viene fornito con uguale fattura ai vari piloti che lo indossano..
morale: non sono ancora convinto del tutto, ma sta faccenda mi puzza un pò anche da parte di altroconsumo
McHorny- Le prime uscite
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Altroconsumo. Sensazionalismo o vera indagine?
moto.it si esprime sulla vicenda...
Il parere di Moto.it
Come sapete, Moto.it da tempo è molto sensibile al discorso sicurezza e al casco in particolare, che è stato trattato attraverso numerosi articoli e prove pratiche e dinamiche. Da sempre ci adoperiamo affinché i motociclisti possano conoscere meglio questo importantissimo accessorio e possano quindi scegliere con cognizione di causa un prodotto che sia in grado di salvare la vita in caso di incidente. Siamo quindi assolutamente dalla parte dei motociclisti e della loro sicurezza.
Per questo motivo non siamo d'accordo con quanto ha dichiarato Altroconsumo che ha voluto cavalcare l'onda dello sdegno e dell'allarmismo causato dal sequestro di 7.000 caschi rivelatisi fuorilegge, da parte della Guardia di Finanza di Genova, con dei test e dei risultati che però risultano contestabili e poco chiari.
1. Perché Altroconsumo non rivela il nome del laboratorio che ha effettuato i test?
2. Perché Altroconsumo non ha tenuto conto del margine di tolleranza del 10% previsto dall'omologazione ECE 22-05 alla quale l'associazione stessa fa riferimento?
Un conto è testare un casco appena prodotto ed un altro è testare un casco che è stato manipolato da tempo e del quale non si conosce la storia.
Non pensiamo si possa gettare discredito su aziende serie che dispongono di staff tecnici e di laboratori certificati per un solo e singolo prodotto che tra l'altro - come affermato da Suomy e da Vemar - è conforme a quanto richiesto dalla normativa Europea.
Ci sembra quindi del tutto esagerato richiedere una campagna di richiamo - citiamo il comunicato di Altroconsumo -e la sospensione delle vendite, senza prima aver dato alle aziende una possibilità di replica.
I produttori di caschi protettivi per motociclisti devono rifarsi alla normativa ECE 22-05 e non possono progettarli e produrli secondo i giudizi di un'associazione che non ci risulta sia stata autorizzata quale organo deputato a svolgere questa mansione. Pensiamo che nella querelle debba intervenire il Ministero dei Trasporti chiamato in causa sia da Altroconsumo che dai marchi coinvolti, per ribadire la validità dell'omologazione Europea e dei controlli che il Ministero stesso effettua sulle produzioni dei produttori italiani.
Da sempre affermiamo che ci si deve rivolgere ad aziende che siano presenti da anni sul nostro mercato e che possano rispondere dei loro prodotti in caso di bisogno e le aziende coinvolte negativamente dal test di Altroconsumo rispondono in pieno a questi requisiti.
Ci poniamo infine un ultimo ma importante quesito: perché Altroconsumo, volendo giustamente tutelare i consumatori e la loro sicurezza, non si è interessata ai caschi che vengono venduti a prezzi molto bassi, con marchi sconosciuti, che provengono da produzione estere e che hanno ottenuto l'omologazione in Lussemburgo o in Irlanda?
Riteniamo che si debba dare la possibilità ad aziende italiane, che da anni e con successo operano sul mercato nazionale e internazionale, di esprimere il loro punto di vista su di un argomento che le vede chiamate direttamente in causa.
Il parere di Moto.it
Come sapete, Moto.it da tempo è molto sensibile al discorso sicurezza e al casco in particolare, che è stato trattato attraverso numerosi articoli e prove pratiche e dinamiche. Da sempre ci adoperiamo affinché i motociclisti possano conoscere meglio questo importantissimo accessorio e possano quindi scegliere con cognizione di causa un prodotto che sia in grado di salvare la vita in caso di incidente. Siamo quindi assolutamente dalla parte dei motociclisti e della loro sicurezza.
Per questo motivo non siamo d'accordo con quanto ha dichiarato Altroconsumo che ha voluto cavalcare l'onda dello sdegno e dell'allarmismo causato dal sequestro di 7.000 caschi rivelatisi fuorilegge, da parte della Guardia di Finanza di Genova, con dei test e dei risultati che però risultano contestabili e poco chiari.
1. Perché Altroconsumo non rivela il nome del laboratorio che ha effettuato i test?
2. Perché Altroconsumo non ha tenuto conto del margine di tolleranza del 10% previsto dall'omologazione ECE 22-05 alla quale l'associazione stessa fa riferimento?
Un conto è testare un casco appena prodotto ed un altro è testare un casco che è stato manipolato da tempo e del quale non si conosce la storia.
Non pensiamo si possa gettare discredito su aziende serie che dispongono di staff tecnici e di laboratori certificati per un solo e singolo prodotto che tra l'altro - come affermato da Suomy e da Vemar - è conforme a quanto richiesto dalla normativa Europea.
Ci sembra quindi del tutto esagerato richiedere una campagna di richiamo - citiamo il comunicato di Altroconsumo -e la sospensione delle vendite, senza prima aver dato alle aziende una possibilità di replica.
I produttori di caschi protettivi per motociclisti devono rifarsi alla normativa ECE 22-05 e non possono progettarli e produrli secondo i giudizi di un'associazione che non ci risulta sia stata autorizzata quale organo deputato a svolgere questa mansione. Pensiamo che nella querelle debba intervenire il Ministero dei Trasporti chiamato in causa sia da Altroconsumo che dai marchi coinvolti, per ribadire la validità dell'omologazione Europea e dei controlli che il Ministero stesso effettua sulle produzioni dei produttori italiani.
Da sempre affermiamo che ci si deve rivolgere ad aziende che siano presenti da anni sul nostro mercato e che possano rispondere dei loro prodotti in caso di bisogno e le aziende coinvolte negativamente dal test di Altroconsumo rispondono in pieno a questi requisiti.
Ci poniamo infine un ultimo ma importante quesito: perché Altroconsumo, volendo giustamente tutelare i consumatori e la loro sicurezza, non si è interessata ai caschi che vengono venduti a prezzi molto bassi, con marchi sconosciuti, che provengono da produzione estere e che hanno ottenuto l'omologazione in Lussemburgo o in Irlanda?
Riteniamo che si debba dare la possibilità ad aziende italiane, che da anni e con successo operano sul mercato nazionale e internazionale, di esprimere il loro punto di vista su di un argomento che le vede chiamate direttamente in causa.
Cesare- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
che dire?? tutte dichiarazioni valide e che non fanno una piega ma... c'è un "ma". che autorità ha una testata (in questo caso moto.it) che vive di proventi pubblicitari???!!!
e che interesse avrebbe, invece, altroconsumo a mettersi contro tali giganti che potrebbero polverizzarlo nelle sedi legali competenti???
non so... ma credo ci siano davvero troppe ombre su questa storia.
e che interesse avrebbe, invece, altroconsumo a mettersi contro tali giganti che potrebbero polverizzarlo nelle sedi legali competenti???
non so... ma credo ci siano davvero troppe ombre su questa storia.
gnappetta- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
A questo punto il Ministero dei Traporti DEVE intervenire e fare chiarezza sulla vicenda e DEVE farlo anche subito !
...ma ahimè siamo sempre in Italia...
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Mr. Kawa- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
il ministero dei trasporti in italia è come il tram N.4 di napoli.... s' ver' na vot' ogni mort' e' pap'!!!!
McHorny- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
McHorny ha scritto:il ministero dei trasporti in italia è come il tram N.4 di napoli.... s' ver' na vot' ogni mort' e' pap'!!!!
okok
uccidiamo razzingher allora!
Cesare- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
Cesare ha scritto:McHorny ha scritto:il ministero dei trasporti in italia è come il tram N.4 di napoli.... s' ver' na vot' ogni mort' e' pap'!!!!
okok
uccidiamo razzingher allora!
scusa l'ignoranza, ma chi è razzingher?
MultiK1- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
MultiK1 ha scritto:Cesare ha scritto:McHorny ha scritto:il ministero dei trasporti in italia è come il tram N.4 di napoli.... s' ver' na vot' ogni mort' e' pap'!!!!
okok
uccidiamo razzingher allora!
scusa l'ignoranza, ma chi è razzingher?
il Papa..scritto in maniera maccheronica!!
Maxi- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
bravo maxi un'escamotage per far capire un concetto che nn si può dire
Cesare- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
speakforo ha scritto:Invece lo Shoei XR-1000 3 su 5......
anche il mio Arai Viper Gt.........................secondo me non è troppo attendibile
Dr. Bob- Le prime uscite
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Re: Leggete un po'...
Dr. Bob ha scritto:speakforo ha scritto:Invece lo Shoei XR-1000 3 su 5......
anche il mio Arai Viper Gt.........................secondo me non è troppo attendibile
infatti quel sito riporta la valutazione degli utenti ..e non di un ente qualificato al giudizio sui caschi
McHorny- Le prime uscite
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