Test MotoGP Jerez: orari in TV

Primo appuntamento della stagione in TV per la MotoGP Domenica 29 marzo dalle 14 su Italia 1 diretta dei test


Domenica 29 marzo
Italia 1
h. 11.50 Gran Prix (rubrica sportiva)
h. 14.00 test MotoGP (diretta)


Alla vigilia dei test Irta di Jerez il campione della MotoGP, durante la presentazione del team, fa le previsioni sul suo campionato e dà spunti per il nuovo regolamento


Jerez (SPA) – Il team Yamaha si presenta in grande stile e monopolizza la giornata che apre le danze dei test della Moto GP. Tecnici, piloti, sponsor, sono tutti schierati per una conferenza stampa che ha avuto un aspetto davvero interessante e ha messo sul piatto diversi temi.
I vertici Yamaha hanno ribadito che credono sempre nelle corse, nonostante la crisi mondiale, ma durante la conferenza sono emersi una serie di suggerimenti che arriveranno di sicuro alle orecchie della MSMA e della Dorna che a breve inizieranno a definire il nuovo regolamento per il 2010. Beh, le parole, soprattutto quelle di Valentino Rossi, dovrebbero essere attentamente soppesate da chi decide le regole del gioco.
Ma andiamo con ordine. Valentino è reduce da un periodo di scarsa preparazione. Il piede ferito, pochi giorni prima della partenza per i test di Sepang in un incidente domestico, si è infettato dopo i test in Qatar, ma non è niente in confronto alla situazione di Dani Pedrosa che è a letto da un mese per i problemi alla gamba operata.
"Devo trovare la motivazione giusta – ha affermato Rossi - per una stagione che sarà dura, nella quale all'inizio io e Casey Stoner avremo qualcosa in più, ma dopo ci saranno anche altri piloti a lottare per la vittoria".
Intanto Nakajima - project leader della M1 - ricorda che lo sviluppo delle moto da corsa è una "storia senza fine". Questo significa che non è certo riducendo il numero dei test che si frena lo sviluppo delle moto.
Poi è la volta dello sponsor Fiat che ricorda a tutti che è rimasto nella corse per i risultati di Rossi e per la grande visibilità televisiva della Moto GP, facendo capire che senza una di queste voci il "gioco" sarebbe forse finito.
Rossi poi prosegue parlando della crisi: "Per fortuna io avevo firmato il contratto prima che esplodesse la contrazione mondiale. Scherzo, ma noi piloti non abbiamo di questi problemi, per ora. Soffrono più i tecnici che devono volare in economy o il personale delle hospitality. Noi piloti in compenso avremo meno tempo per mettere a posto le moto. Spesso trovavo l'assetto giusto solo nel warm-up e adesso sarà più dura. Certo, i sacrifici veri non sono questi. Però ne soffriranno soprattutto i piloti che arriveranno alla Moto GP in futuro. Io quando iniziai con la 500 feci molti test per imparare. Chi inizia ora fa molta più fatica".
- Ma non sarebbe meglio fare meno gare?
"Sì, preferirei fare meno corse e avere più tempo per provare la moto. Capisco che più gare sono un business, però è rischioso. Anche eliminare le prove del venerdì non è la soluzione migliore. E' giusto dedicarsi ai fan, firmare autografi il venerdì, ma allora bisognerebbe cambiare le moto perché in due ore, il sabato, non si riesce a mettere a punto una MotoGP così sofisticata. E poi girando meno, la pista resta più sporca e meno gommata, quindi andare forte sarà anche più pericoloso. Non dimentichiamo poi che se una Casa ha dei problemi ad inizio stagione non avrà più tempo per cambiare la situazione".
Conclusa la conferenza tutti si preparano per i test di sabato, ma è giusto ricordare che quando si fanno riunioni per cambiare i regolamenti, chiamare un consulente come Rossi potrebbe essere una buona idea. Lo avessero fatto quando venne "partorita" la 800…

E finalmente sta per iniziare anche la moto gp

Subito Yamaha protagonista nella prima
giornata di test per la MotoGP sul circuito spagnolo di Jerez de la
Frontera. Il più veloce è stato il pilota di casa Jorge Lorenzo. Già
veloce nell'ultimo turno di prove in Qatar, ha girato con il tempo di
1'39”791. Alle sue spalle, a 70 millesimi, Valentino Rossi. Terzo tempo
per la Ducati di Casey Stoner, sotto l'1'40” anche lui (1'39”906). Come
successo già nei precedenti test invernali, si conferma in buone
condizioni la Suzuki. Questa volta ha piazzato Chris Vermeulen (quarto)
e Loris Capirossi (sesto) nei primi sei. Quinta la Yamaha del team
Tech3 di Colin Edwards.

Honda a un secondo. Primo pilota
Honda è Andrea Dovizioso, a 1” da Lorenzo. Il collaudatore giapponese
Kousuke Akiyoshi della HRC è diciottesimo. Per questi test ha preso il
posto di Dani Pedrosa, ancora convalescente dopo l'operazione al radio
distale sinistro (la parte del radio più vicina al polso) che si era
fratturato nella caduta nei test in Qatar dello scorso 3 marzo. Settimo
Alex De Angelis, caduto a fine sessione, dodicesimo invece Marco
Melandri con l'Hayate Racing.

Una Bmw in palio. Domani poi ci
sarà il consueto 'BMW M Award': sarà messa in palio una 135i BMW Sauber
F1 Team Edition al pilota che otterrà il miglior tempo nei 45 minuti di
prove cronometrate. Il via alle 14.05 con diretta su Italia 1.

Valentino vuole la Bmw. «Sistemiamo
la Yamaha e poi pensiamo a vincere la macchina». Valentino Rossi
archivia con un giudizio positivo l'odierna sessione di test sul
tracciato spagnolo di Jerez de la Frontera. Domani si torna in pista in
mattinata per chiudere i collaudi. Poi, nel pomeriggio, sfida totale
per aggiudicarsi la Bmw destinata al più veloce. Il campione del mondo
della classe MotoGp ha ottenuto il secondo tempo alle spalle del suo
compagno di squadra, lo spagnolo Jorge Lorenzo. «Purtroppo stamattina è
piovuto ma questo non ci ha impedito di lavorare nel pomeriggio. Il
nuovo asfalto ha garantito aderenza e siamo riusciti a lavorare in
maniera produttiva», dice il pilota della Yamaha. «Già a novembre avevo
avuto un buon feeling con la moto. Oggi è andata nello stesso modo e ho
potuto accumulare un gran numero di giri con un buon ritmo», aggiunge
prima di soffermarsi sulle gomme. «Ho usato la mescola più morbida tra
le due Bridgestone, per provare a migliorare il tempo. Sono stato
veloce anche con la gomma dura», dice Rossi.

Rossi ottimista.
«Abbiamo sperimentato molte cose sulla moto, sono ottimista. Già oggi
abbiamo completato metà del programma e se domattina il meteo ci
assiste possiamo portare a termine tutto. Ci sono un paio di punti sul
tracciato in cui non sono al 100%: proveremo a sistemare le cose, poi
saremo liberi di concentrarci sulla macchina...»

A un certo punto Melandri è salito anche in settima posizione nella
lista dei tempi della prima giornata dei test IRTA a Jerez: il
ravennate è poi scivolato in dodicesima piazza, un risultato che, vista
la situazione del neonato team Hayate, non è poi tanto male.

“Sono
in mezzo al gruppo… - ha detto Melandri – Nella nostra situazione un
risultato del genere ci dà fiducia. Abbiamo lavorato tanto per cercare
grip al posteriore, modificando tanto le geometrie rispetto al Qatar e
la moto è migliorata. Il mio obiettivo è essere in mezzo al gruppo per
poi giocarmela in gara: non mi aspetto certo di finire a podio, ma con
un po’ di fortuna in alcuni casi potremo dire la nostra…”.

gnappetta ha scritto:A un certo punto Melandri è salito anche in settima posizione nella
lista dei tempi della prima giornata dei test IRTA a Jerez: il
ravennate è poi scivolato in dodicesima piazza, un risultato che, vista
la situazione del neonato team Hayate, non è poi tanto male.

“Sono
in mezzo al gruppo… - ha detto Melandri – Nella nostra situazione un
risultato del genere ci dà fiducia. Abbiamo lavorato tanto per cercare
grip al posteriore, modificando tanto le geometrie rispetto al Qatar e
la moto è migliorata. Il mio obiettivo è essere in mezzo al gruppo per
poi giocarmela in gara: non mi aspetto certo di finire a podio, ma con
un po’ di fortuna in alcuni casi potremo dire la nostra…”.

Mi fa molto piacere vedere Melandri andare di nuovo forte con una moto sicuramente non prestazionale come le altre, ufficiali e non.

Il Mondiale 2009 comincerà il 12 aprile in Australia. Casey Stoner,
però, alla prima occasione avverte la concorrenza e fa subito sul
serio. In 3 giri l'australiano della Ducati Marlboro Casey Stoner fa
segnare il record della pista, fermando il cronometro sul tempo di
1'39.179.
Un tempo incredibile per il Campione del Mondo 2007, che stacca
subito vari rivali, in primis Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, più
rapido ieri con il tempo di 1'39.791.
Valentino Rossi, il campione del mondo in carica,
tenta di reagire econ la sua Fiat Yamaha inizia una lenta rimonta che
lo porta fino a 3 decimi dal nuovo record fatto segnare da Stoner.
A 15 minuti dal termine della sessione, però, una tremenda caduta per l'inglese della Monster Yamaha Tech3 James Toseland,
fa trattenere a tutti il fiato. Il Pianista perde il controllo della
sua M1 all'altezza della curva 5. Prova conclusa per il numero 52, che
fortunatamente non riporta gravi danni, e bandiere rosse in pista. I
primi accertamenti parlano di una leggera commozione cerebrale, il Dott Costa, in diretta su Italia 1, dice che Toseland “al 99% sarà al via del prossimo Gp”.
Riprendono i test, interrotti per qualche minuto dalla bandiera
rossa, e nonostante la pioggia in aggguato e la temperatura in
diminuzione, Casey Stoner non finisce di stupire: 1'38.646 per chiudere
definitivamente il discorso. La Bmw 135 i edizione limitata (BMW Sauber
F1 Team Edition) premio riservato al vincitore di questa sessione di test in diretta televisiva, è definitivamente sua.
La pioggia arriva a 3 minuti dal termine, implicando ulteriori
bandiere rosse in pista. La giornata è finita, la vittoria è di Stoner.
L'australiano della Ducati vince un' altra bellissima auto, la seconda
in due anni. Dietro di lui si piazzano Rossi, e Capirossi, che conferma il buono stato di forma della sua Suzuki. Lorenzo (Yamaha-Fiat) e Vermeulen
(Rizla Suzuki), rispettivamente quarto e quinto, sono gli ultimi due
piloti a scendere sotto il muro dell'1'40. Settimo tempo per Andrea Dovizioso (Honda Repsol)

I tempi

1 Casey Stoner (AUS/DUCATI) 1:38.646.
2 Valentino Rossi (ITA/YAMAHA) 1:39.365.
3 Loris Capirossi (ITA/SUZUKI) 1:39.757.
4 Jorge Lorenzo (SPA/YAMAHA) 1:39.829. .
5 Chris Vermeulen (AUS/SUZUKI) 1:39.848.
6 Mika Kallio (FIN/DUCATI) 1:40.149.
7 Andrea Dovizioso (ITA/HONDA) 1:40.168.
8 Sete Gibernau (SPA/DUCATI) 1:40.228.
9 Toni Elias (Spa/HONDA) 1:40.266.
10 Colin Edwards (USA/YAMAHA) 1:40.305.

Andrea Dovizioso ha chiuso la due giorni di test Irta MotoGP a Jerez de
la Frontera ottenendo il settimo miglior tempo nei 45 minuti di
qualifiche ufficiali del BMW Award e il primo tempo nella sessione
pomeridiana disputata sul bagnato. Il neo pilota del Team Honda Repsol
è soddisfatto dei progressi fatti dalla sua RC212V, soprattutto per
quanto riguarda la stabilità e la potenza. Sa però che questo non basta
per arrivare al massimo risultato e quindi sa di dover lavorare ancora
con la squadra. A lui la parola.

"Durante questi due giorni di test la moto è migliorata molto, in
particolare la stabilità e la potenza che sono state due importanti
aree dove stavamo lavorando. Il mio giro è raginevolmente buono di per
sé, ma se lo si confronta con Casey (Stoner, ndr), il divario è ancora
abbastanza grande. Dopo i'45-minuti Shoot-Out è arrivata la pioggia e
questo ha rovinato il nostro programma per il pomeriggio, per cui
abbiamo ancora alcune cose da provare in condizioni di asciutto che
potrebbero farci fare un salto in avanti. Per quanto riguarda il set-up
da bagnato, il mio feeling con la moto edi pneumatici è buono e sono
felice di questo. Ora non vedo l'ora di arrivare in Qatar per la prima
gara."

JEREZ DE LA FRONTERA - Se per un attimo strappasse gli occhi
dall'asfalto per guardarsi indietro, Loris Capirossi troverebbe troppe
storie, tanta vita e chissà quanti numeri: 3 mondiali vinti, 282 Gran
premi, 29 vittorie, 99 podi, 41 pole position e un'infinità di emozioni
elettriche. Ma lui ai bilanci proprio non ci pensa. Meglio ciò che sarà
a ciò che è stato.


Tanto per
cominciare c'è un compleanno da festeggiare (Capirossi compirà 36 anni
il prossimo 4 aprile) e poi c'è il mondiale numero venti a un passo.


Più di mezza vita in pista. Tanta roba, no?

"Sì, ma non sento il peso di tutti questi anni di corse alle spalle. Se
non mi sentissi ancora al top della forma non sarei qui".
Però, sia sincero, a 36 anni non può essere la stessa cosa di vent'anni fa.

"Il rendimento non cambia. Cambia il lavoro per mantenerlo. A questi
livelli corpo e mente devono essere sempre al cento per cento.
Arrivarci alla mia età non è facile ma si può".
E Capirossi come fa?

"Tanto per cominciare non ho mai straviziato in vita mia".
Nemmeno un po' di alcol?

"Tre sbronze in 36 anni. Tutto qui".

E poi?

"Poi mi alleno come un matto. Ho anche cambiato metodo".
Cioè?

"Prima avevo un preparatore che mi faceva le tabelle. Da cinque mesi,
invece, vado tutti i giorni all'istituto monegasco dello sport. Mi
faccio un mazzo così, perché prima con le tabelle accadeva che ogni
tanto sgarravo. Ora, invece, c'è chi mi segue da vicino e non mi molla
mai".


Scelta mirata, la sua.


"Volevo essere sicuro di poter dare il massimo. E lavorare sia sul
corpo che sulla mente. E' un problema di equilibrio, respiro e
concentrazione. Molti non lo sanno, ma tutto nasce dal controllo della
parte addominale del corpo".
Fisico ok. E della Suzuki 2009 che dice?

"Siamo cresciuti, questo è sicuro. L'anno scorso è stato un mezzo
dramma. Eravamo gli ultimi del gruppo. Stavolta la moto c'è. C'è ancora
da lavorare ma sono soddisfatto. Ho la certezza che questo sarà un
mondiale più equilibrato".
Anche per via della monogomma.

"Sì, la scelta delle Bridgestone riavvicinerà un po' tutti".
I favoriti?

"I soliti: Rossi, Stoner, Lorenzo. Ma nel gruppo ci metto anche
Dovizioso, Predosa e Loris, cioè il sottoscritto, che sente che sarà
una grande annata".
Obiettivo?

"Molti podi, tanto per cominciare. Poi vediamo".

E degli effetti della crisi nel paddock lei che dice?

"Stanno tagliando tutti un po' di spese. Ma non esageriamo a parlare di
crisi. I team ufficiali vivono ancora bene. La Honda fa girare le sue
moto coi collaudatori tre volte alla settimana. Qui la benzina c'è
ancora. Certo, per i team privati che vivono di piccoli sponsor i
problemi sono reali. Ma qui in pochi hanno esagerato a spendere e
spandere. Rispetto alla Formula Uno siamo dei poveracci da sempre".


Beh, la Motogp ha vissuto la sua età dell'oro, no?

"Certo, infatti anche qui un po' di cambiamenti ci sono. Ma quando
sento parlare di ridimensionamento del motomondiale mi viene da ridere.
In 125 c'è anche chi corre spendendo trecentomila euro l'anno".
Però la Kawasaki ufficiale è uscita dai giochi.

"Mah, io non conosco le ragioni vere del ritiro della casa ufficiale.
Ma mi viene da pensare che la Kawasaki, così come la Honda in Formula
uno, abbia approfittato della crisi per tirarsi fuori da situazioni
dove comunque non erano competitive ai massimi livelli".


Capirossi, ha mai pensato seguire l'esempio di Rossi e di tornare a vivere in Italia?

"Assolutamente no. Anzi, dirò una cosa: sono certo che non lo farò
mai".
Vivrà sempre a Montecarlo?

"Nel principato sto bene, quello è un posto sicuro. E comunque l'Italia
da tanti punti di vista non mi piace più".
Per via delle tasse?

"Le tasse si pagano anche nel principato di Monaco. Certo, io so di
essere un privilegiato, ma per questa ragione preferisco vivere in un
luogo organizzato dove tutto funziona e non rischi la pelle. Quelle
poche volte che vengo a trovare i miei in Italia dopo due giorni voglio
scappare. Il clima che si respira è brutto".


Un esempio?

"Beh, a mio padre gli hanno puntato una pistola alla gola. Può
bastare?".
Quindi suo figlio Riccardo, che oggi ha due anni, crescerà lontano dall'Italia.

"Sì, è così".

Già se lo immagina quando sarà grande? Ha progetti per lui?

"Vorrei che studiasse. Ma la sua strada se la sceglierà da solo. Se poi
vorrà correre in moto mica glielo potrò impedire".
Ci sono segnali?

"Non so se è un segnale. Ma io non sono babbo, io sono babbo bruuummm".

Appare solamente nel pomeriggio il sole sulla
pista di Jerez de la Frontera nei tradizionali test della moto GP. La
visita è però gradita ai piloti, soprattutto a quelli della Yamaha che
riescono a centrare la prima e la seconda posizione. A mettere tutti in
fila una volta tanto però non è Valentino Rossi, bensì il suo compagno
di squadra Jorge Lorenzo che con il tempo di 1’39.791 stacca il
compagno di scuderia che fa fermare i cronometri sull’1’39.861

E’ comunque soddisfatto del lavoro svolto Valentino Rossi: “E
'stata una buona giornata. Purtroppo questa mattina pioveva, ma alla
fine non importa tanto perché il grip era buono e questo pomeriggio con
l’asfalto asciutto siamo stati in grado di fare un buon lavoro. Ho
avuto un buon feeling con la mia M1 e sono riuscito a fare un sacco di
giri ad un buon ritmo. Ho utilizzato le gomme morbide per provare a
migliorare il tempo riuscendo a centrare l’1’39, comunque siamo
riusciti a provare diverse cose sulla motocicletta e sono comunque
fiducioso e ho avuto buone sensazioni”.

Ovviamente come ogni
anno l’obiettivo di Valentino è quello di provare a portarsi a casa la
Bmw messa in palio dalla casa tedesca che andrà come di consueto al
pilota che otterrà il miglior tempo: “Speriamo nel bel tempo domani
in modo da poter lavorare bene ed essere poi liberi di concentrarsi sul
Bmw Award. Ci sono uno o due punti sulla pista in cui io non sono al
100%, ma cercheremo lavorarci domani mattina”.